Salsiccia e fagioli alla messicana: delicatissimi!

Eccomi a scrivere l’ennesimo post della serie “oggi ho voglia di…” solo che questa volta un pò mi vergogno a dire che ho voglia di un piatto di salsiccia e fagioli alla messicana!

Ma come? Mi dicevano che all’ottavo mese si era tormentate dall’ acidità di stomaco, che non si digeriva niente…io macino tutto, anzi, più mi cresce la pancia più mi sembra di aver voglia di cose “oscenamente” pesanti da digerire!

E allora? Detto, fatto! Ecco come ho preparato una versione un pò più “delicata” dei fagioli alla messicana.

Ingredienti per 2 persone:

4 salsicce fresche

250 gr fagioli cannellini (anche con i borlotti viene bene, meglio se con i fagioli neri messicani)

mezza cipolla rossa

mezzo barattolo di pomodoro da 400 gr (passato o pelato o a pezzetti secondo il gusto personale)

peperoncino, aglio, salvia, olio, sale, pepe q.b.

Preparazione:

Bucherellate le salsicce con una forchetta e mettetele a rosolare in padella (senza olio e senza acqua) da entrambi i lati. Togliete la salsiccia e, nella stessa padella, mettete a soffriggere delicatamente l’aglio, la salvia, la cipolla ed il peperoncino con un po’ di olio. Versate il pomodoro e fate cuocere 15 minuti ca. Aggiungete, poi, le salsicce rosolate.

Nel frattempo scolate i fagioli (se secchi, messi a bagno almeno 12 ore prima e poi cotti a fuoco moderato in acqua poco salata) mantenendo un po’ di acqua di cottura ed aggiungeteli in padella con le salsicce. Regolate di sale e pepe e proseguite la cottura.

Servite caldo con un filo di olio di oliva extra vergine a crudo e pane fresco. 

Tranci di salmone saporiti ed a basso indice glicemico

Come vi ho già scritto in altri post, la mia dieta attuale deve essere a basso indice glicemico. Allora sto sperimentando delle ricettine come questa che vi propongo…Di questo salmone così preparato ne posso mangiare ben 200 grammi!

Ingredienti per due persone:

2 tranci di salmone fresco

½ cipolla

2 rametti di prezzemolo

½ bicchiere di vino bianco

Olio, sale e pepe q.b.

Bacche di ginepro a piacere

Preparazione:

Pulire i tranci di salmone privandoli delle scaglie se necessario e sciacquarli bene sotto acqua corrente. Unire i due lembi di ogni trancio con uno stuzzicadenti per evitare che si rompano.

In una casseruola far dorare la cipolla nell’olio ed aggiungere i due tranci. Far rosolare i tranci ambo i lati ed aggiungere il vino bianco e 4-5 bacche di ginepro.

Il salmone non va più girato per non romperlo.

Far cuocere col coperchio per 10 minuti circa, poi togliere il coperchio, aggiungere il prezzemolo, sale (poco) e pepe e lasciare sfumare il vino restante per circa 5-10 minuti.

Servire caldo irrorando il salmone con il fondo di cottura e guarnire il piatto con prezzemolo tritato.

Oggi…panzanella!

Visto il caldo di questi giorni di settembre un piatto freddo fa ancora piacere!
Ed allora ho pensato di preparare per pranzo una ricettina toscana veloce e gustosa, approfittando del fatto di avere in casa un pò di pane raffermo.
Vi riporto la ricettina della panzanella e buon appetito!

Ingredienti per 4 persone:

8 fette di pane raffermo
200 gr di pomodori rossi ramati (un paio di pomodori grossi)
1 cipolla rossa piccola
1 cetriolo
aceto di vino (se piace)
olio extravergine di oliva q.b.
basilico q.b.
sale e pepe q.b.

Preparazione:

Mettere a bagno, in acqua fresca acidulata con aceto di vino a proprio gusto, il pane raffermo per un quarto d’ora circa, anche di più se particolarmente duro. Togliere il pane dall’acqua, strizzarlo con le mani e riporlo in un’insalatiera.
In una terrina a parte affettare i pomodori, la cipolla, il cetriolo e condire il tutto con olio, sale e pepe. Mescolare ed aggiungere le foglie del basilico fresco spezzate con le mani. Ricoprire con questa insalata il pane raffermo sbriciolato e mettere l’insalatiera in frigorifero fino al momento di servire il piatto.

Semifreddo ai cantucci e vin santo

Quest’estate sono stata una decina di giorni a Montepulciano in Toscana, in una bellissima casa vacanze con una vista panoramica sulla val di chiana e una splendida piscina in cui ho goduto, con mio marito e cari amici, di qualche giorno di sole.
Dopo questa premessa bucolica veniamo all’oggetto dell’articolo: il semifreddo ai cantucci e vin santo, appunto. E’ un dolce delizioso che ho assaggiato il giorno di ferragosto a montepulciano e ho tentato di riprodurre a casa in questi giorni per il compleanno di mio marito; devo dire che è stato un successo anche se ho ampi margini di miglioramento nella “presentation” del piatto, come potete vedere dalla foto :-).
Vi scrivo la ricetta…se la provate fatemi sapere se vi è piaciuto e soprattutto se avete sperimentato delle varianti!
Ingredienti per 12 porzioni:

120 gr di zucchero
2 uova
400 gr di panna fresca da montare
200 gr di cantucci
½ bicchiere di vin santo
12 pirottini di alluminio usa e getta

Preparazione:

Sbriciolare con l’aiuto di un frullatore i biscotti cantucci.
Montare la panna e riporla in frigo; nel frattempo separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve e riporli in frigo.
Mescolare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto cremoso, aggiungere gli albumi continuando a mescolare ed infine aggiungere anche la panna.
Con i cantucci sbriciolati fare uno strato in ogni pirottino di alluminio (circa un cucchiaio raso di biscotti sbriciolati) e spruzzarlo con il vin santo.
Versare un po’ di crema riempiendo il pirottino per metà, aggiungere un altro strato di biscotti sbriciolati (un cucchiaino), poi un secondo strato di panna ed infine un’ultima spolverata di cantucci.
Io ho spruzzato col vin santo solo il primo strato di cantucci per evitare di dare un sapore troppo liquoroso…ma è questione di gusti.
Ricoprire i pirottini con un po’ di carta alluminio e riporre in congelatore per almeno 6 ore.
Al momento di servire il semifreddo, riversare il pirottino su un piatto e decorare a piacere…io ho usato il preparato al cioccolato per la decorazione dei dolci.

Tagliatelle ai fiori di zucca

Visto che in questo periodo sto tenendo sotto controllo i grammi di carboidrati che assumo ad ogni pasto/spuntino, sto sperimentando nuove ricettine a basso indice glicemico.
A pranzo, ad esempio, posso assumere 65 gr di CHO (carboidrati)…ecco una ricettina veloce e gustosa ammessa nella mia dieta.

Ingredienti per 1 porzione:
80 gr di tagliatelle non all’uovo
80 gr di pomodori pelati
4 fiori di zucca
1 zucchina piccola
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di olio di oliva
un rametto di timo
sale e pepe q.b.

Preparazione:
Pulire i fiori di zucca e la zucchina e tagliarli a listarelle. Fare rosolare in una casseruola l’aglio con l’olio, togliere l’aglio appena dorato ed aggiungere le listarelle di fiori di zucca e zucchina, i pelati spezzettati, il timo, sale e pepe. Lasciare cuocere a fuoco vivo per 5-10 minuti. Nel frattempo cuocere gli spaghetti in acqua salata, scolare la pasta e saltarla nella casseruola con la salsa preparata.

Mirto – il digestivo sardo

E’ tempo di vacanze e molti, a quanto sto sentendo e leggendo, sono o stanno per andare in Sardegna! Allora consiglio di assaggiare (e portarne un pò a casa) il mirto, dopo cena e bello freddo! Non quello del supermercato (tipo zedda piras, che si vende dovunque e anche all’estero) ma  quello artigianale. Io ho assaggiato e comprato il mirto de domu, della liquoreria campidano…non so se è il migliore ma di sicuro è molto buono.

Se poi riusciste a portarvi via un pò di bacche di mirto potreste farlo voi stessi a casa al rientro…vi dò la ricetta per il mirto rosso.

Ingredienti:

250 gr di bacche di mirto mature (di colore nero-azzurro o rosso molto scuro)

1 lt di alcool puro

1 lt di acqua

500 gr di zucchero

 

 

Preparazione:

Mettete le bacche a bagno nell’alcool in un recipiente coperto (ma non chiuso ermeticamente) per 20 giorni, mescolando ogni tanto con un cucchiaio ben pulito. Trascorso il tempo di infusione preparate uno sciroppo con acqua e zucchero, riscaldando l’acqua in una pentola e aggiungendo lo zucchero, avendo cura di farlo sciogliere bene. Lasciate raffreddare lo sciroppo a temperatura ambiente. Nel frattempo passate le bacche e l’alcool in un passaverdure e poi filtrate il composto ottenuto (meglio se mettete sul passino un telo di cotone o di lino). Aggingete poi lo sciroppo di acqua e zucchero al liquido filtrato e mescolate bene. Imbottigliate e conservate in frigo. Et voilà! Il digestivo è pronto!

Esiste anche il mirto bianco, ottenuto dalla macerazione di bacche di mirto depigmentate oppure dalla macerazione delle foglie di mirto (solo foglie giovani e germogli). Questo liquore ha caratteristiche organolettiche differenti dal mirto rosso (mirto propriamentee detto).

Se una napoletana si cimenta nei carciofi alla romana…

Ebbene sì! Ho provato a fare questi famosi carciofi alla romana; ieri ho comprato gli ultimi carciofi della stagione, ho cercato qualche ricetta su internet…ce ne erano troppe, chi usava le alici, chi i pinoli, chi il limone, chi tanto olio….alla fine ho fatto a modo mio cercando di riprodurre il sapore dei carciofi alla romana che ho mangiato qualche giorno fa a Trastevere.

Ingredienti per 4 persone:

4 carciofi col gambo lungo,

una manciata di pan grattato,

olio extravergine di oliva q.b.,

sale q.b.,

1 ciuffo di prezzemolo,

2 spicchi d’aglio,

origano q.b.,

1 ciuffo di mentuccia,

pecorino q.b.,

1 limone.

La parte più complicata è pulire i carciofi, occorre pulire bene il gambo e lasciarlo lungo ca 4 cm, poi bisogna togliere le foglie esterne più dure, tagliare le punte e, con l’aiuto di un cucchiaino, eliminare (scavando) tutta la “paglia” all’interno del carciofo, dopo averlo allargato bene con le mani. Consiglio l’uso di guanti per non annerirsi e tagliuzzarsi le mani.

Tenere i carciofi in ammollo in acqua acidulata col limone il tempo che si prepara il composto da usare per la farcitura

Tritare l’aglio, il prezzemolo e le foglie di mentuccia finemente, aggiungere il pangrattato, il pecorino ed il sale. Mescolare tutto e, con l’aiuto di un cucchiaino, farcire un carciofo per volta. Dopo averlo farcito versare un filo d’olio sulla farcitura.

Nel frattempo munirsi di una pentola con coperchio abbastanza alta da contenere i carciofi disposti a testa in giù e col gambo verso l’alto e non troppo larga in modo che i carciofi si tocchino l’uno l’altro e non caschino in orizzontale. Se la pentola che avete è troppo larga mettete dei pezzetti di patate intorno in modo da tenere i carciofi stretti.

Versare un po’ d’olio (meno di 1/2 cm) nella pentola e farlo riscaldare, poi disporre i carciofi in verticale accompagnandoli in modo che la farcitura non fuoriesca e farli rosolare a fiamma vivace per 3-5 minuti. Poi aggiungere dell’acqua fino a coprire i carciofi fino a poco sotto l’inizio dei gambi. Aggiustare di sale, aggiungere un goccio di limone e un altro poco di origano. Cuocere per 20-30 minuti a fuoco lento e col coperchio. Verificare la cottura con una forchetta (deve entrare senza difficoltà nel carciofo e nel gambo).

Ho aggiunto anche i gambi a pezzettini (le eccedenze rispetto ai 4 cm) e qualche pezzetto di patata che ho usato per decorare il piatto…ma abbiamo mangiato anche la decorazione!!

Pipi e patate

Ieri pomeriggio Pallino mi ha suggerito di preparare per cena qualcosa di veramente leggero…pipi e patate, ovvero peperoni rossi e gialli fritti con le patate.

E’ una ricetta calabrese e, anche se non si direbbe, è adatta anche in primavera – estate perché è un piatto buonissimo anche freddo.

E’ semplice da preparare, un po’ meno per chi non ama friggere e impregnare la casa ed il condominio intero di un profumo inconfondibile di peperoni e patate fritte. Fuori la porta di casa mia verso le 20 c’era la fila…

Per 4 presone ho preso 1 peperone (giallo o rosso) e 2 patate a testa.

Ho tagliato i peperoni a listarelle e le patate a fette non molto sottili, altrimenti si spappolano.

Ho fritto le patate in una padella e le lo poi messe su carta assorbente e le ho salate.

Nel frattempo ho messo in una padella più grande e col bordo alto un po’ di olio di oliva e 2 spicchi di aglio. Poi ho aggiunto i  peperoni e li ho cotti a fuoco lento per circa 20 minuti. Dopo un paio di minuti ho tolto l’aglio prima che si annerisse ed ho salato i peperoni.

Poco prima che i peperoni fossero cotti ho aggiunto 4 pomodorini pachino tagliati a metà e li ho fatti appassire con i peperoni.

Alla fine ho aggiunto le patate e 4 foglie di basilico e ho lasciato insaporire il tutto per 5 minuti.

Et voilà, le plat est prêt!

Oggi ho voglia di… tagliolini alla siciliana

E’ da qualche giorno che mi balena per la mente una ricetta molto semplice e buonissima.

Ho comprato 500 gr di tagliolini di pasta fresca all’uovo, 3 melanzane e una mozzarella. Ho fatto un  sugo con pomodoro, basilico e con 2 melanzane sbucciate e tagliate a funghetti (le bucce non le ho buttate, le ho fritte per usarle per decorare il piatto).  Una terza melanzana l’ho tagliata a fette e le ho fritte (buoooooooooone le melanzane fritte). 

Ho preso un tegame di alluminio (uno di quelli un pò alti che si usa per cuocere il pollo intero), l’ho rivestito delle fette di melanzane fritte. Nel frattempo ho cotto i tagliolini e li ho conditi col sugo preparato, li ho poi disposti nel tegame sopra lo strato di melanzane aggiungendo anche un pò di mozzarella a dadini.

Sopra i tagliolini ho messo le altre melanzane fritte a fette ed ho aggiunto un pò di sugo.

Ho infornato per circa 30 minuti e poi….eccoli in foto. Abbiamo mangiato tutto, non è avanzato niente (eravamo in 5)!

Culurgiones di patate con burro e salvia

Come vi scrivevo in altre occasioni, ogni tanto mi prende voglia di qualcosa di particolare, ma per il momento, sempre cose che avevo in casa o che potevo facilmente preparare con gli ingredienti che mi trovavo in dispensa.

Oggi mi è presa voglia di culurgiones di patate.

Avevo assaggiato questi maxi-ravioli in sardegna l’nno scorso e mi ero sempre promessa di imparare a prepararli.

Vi scrivo la ricetta ed allego la foto finale. Buon appetito!

Ingredienti per 6 persone

 Per il ripieno:

2 spicchi d’aglio

1 kg di patate rosse

7-8 foglie di menta

300 gr di pecorino stagionato grattuggiato

mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva

 

Per la pasta:

1 dl di acqua

300 gr di farina

1 cucchiaio di sale

Preparazione del ripieno

Bollire le patate in acqua salata, una volta cotte e raffreddate sbucciarle e schiacciarle con uno schiacciapatate; versare la purea in un contenitore e aggiungere gradatamente l’olio, l’aglio e la menta tritati molto sottili.

Aggiungere il pecorino e mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciate riposare l’impasto in frigo mentre si prepara la pasta.

Preparazione della pasta

Disporre la farina a fontana su una spianatoia, aggiungere l’acqua e lavorare fino a quando l’impasto avrà raggiunto una certa elasticità che consentirà di essere stirato in sfoglie sottili.

Dopo aver steso la pasta in fogli di circa 3-4 mm di spessore, ricavare tanti dischetti di 7-8 cm di diametro (va bene ad esempio usare come stampo un bicchiere capovolto).  Unire pollice ed indice di una mano e posizionarci sopra un dischetto di pasta. Porre nel dischetto, dove c’è l’incavo tra le due dita, un cucchiaio di impasto precedentemente preparato. Con l’altra mano chiudere la pasta pizzicandola lungo i bordi, un lato per volta. Il risultato finale sarà un raviolo dalla forma tipo spiga. 

Cuocere i culurgiones in acqua salata per 5 minuti, scolarli quando vengono a galla.

Condire con burro e salvia facendo sciogliere, durante la cottura dei culurgiones,  il burro in una padella, aggiungendo 5-6 foglie di salvia e facendo attenzione a che la salvia non bruci.

Servire con parmigiano o con altro pecorino grattugiato a seconda dei gusti. 

Suggerimenti 

I culurgiones possono essere con diti anche con sugo pomodoro e basilico.

Alcune varianti della ricette, a seconda delle zone della sardegna, prevedono nell’impasto, insieme alle patate, la cipolla invece dell’aglio, precedentemente fatta appassire in padella. 

Visto che i culurgiones ricordano la forma di una spiga, una volta cotti potete disporli su un piatto da portata a spina di pesce, in modo da ottenere una spiga gigante, oppure in un piatto tondo potete creare una specie di fiore.